Il concorso è aperto a tutti gli studenti di istituti d’arte, licei artistici, accademie o scuole di design, di età compresa tra i 18 e i 26 anni. Per partecipare ogni ragazzo, oltre alla propria opera, dovrà presentare la motivazione personale per cui fa arte: questo darà modo ai giurati di capire qual è la realtà da cui ognuno di loro proviene e come essi vedono e vivono questa realtà. I 26 vincitori vedranno la loro opera entrare a far parte di una collezione di moda dedicata e riprodotta su vari capi di abbigliamento tutti accompagnati da un’etichetta con la biografia e la foto dell’artista. Per dare più risalto all’iniziativa e quindi più visibilità all’arte e ai giovani artisti, verranno registrate e trasmesse su TV moda 26 puntate televisive
Il concorso ha anche un aspetto sociale: sono stati infatti invitati a partecipare anche i detenuti del carcere milanese di Bollate, quelli della Casa Circondariale femminile di Rebibbia e i ragazzi della comunità Exodus di Don Mazzi a cui andrà parte del ricavato dell’iniziativa. I giurati sperano di scoprire più di 26 giovani e si augurano che finalmente vengano presi in considerazione dal grande pubblico anche contest come questi in cui viene valorizzata l’arte e non solo quelli in cui sono protagonisti canto e musica.
L’entusiasmo intorno all’iniziativa si sente, nomi importanti sono presenti e anche le istituzioni hanno dato il loro piccolo contributo. Insomma sembra che gli ingredienti per partire ci siano tutti, non resta che aspettare la risposta dei ragazzi in primis e quella del pubblico poi. Da qui si potrà capire se l’Italia è pronta almeno per tentare di rientrare nel circuito dell’arte contemporanea che conta investendo sui giovani o vuole ancora arroccarsi nella sicura e stabile (quanto morta) roccaforte della sua grande arte del passato.