Collezionisti di tutto il mondo siete avvisati: su Alibaba, il portale di e-commerce più diffuso in Cina, potete fare l’affare della vita. Sono in vendita ad un prezzo che varia dai 500 ai 5.850 dollari a seconda del materiale e delle dimensioni, i Ballon di Jeff Koons. Non c’è alcun bisogno di affrettarsi né di prepararsi a una competizione all’ultimo sangue a suon di offerte: la compagnia cinese VLA Sculpture assicura che riuscirà ad accontentare tutte le richieste.
Made in China, in acciaio inossidabile o in resina se si vuole risparmiare qualcosa, di altezza variabile dai 7,88 pollici, ai 19,7 pollici, fino alla versione extra-large di 78×31 pollici, a scelta in arancione, giallo, rosso o blu, sono in tutto e per tutto uguali agli originali dell’artista americano. Cosa si può chiedere di più? Unica pecca? Manca il certificato di autenticità firmato dall’autore. Ma può valere questo una differenza di prezzo di 10 volte il suo valore?
L’ultimo Ballon di Jeff Koons originale è stato infatti battuto all’asta lo scorso novembre da Christie’s alla cifra record per un artista vivente di 58,4 milioni di dollari. L’acquirente, Jose Mugrabi, importatore siriano, rischia adesso di vedere il pezzo clou della sua collezione sparso nelle case di tutto il mondo. Infatti dopo che la notizia è uscita su news.artnet.com, il sito cinese ha registrato un significativo incremento delle richieste. Ma d’altronde questa è la legge del mercato. Lo stesso Jose si era fiondato sul cagnolino arancione dopo averlo visto a casa del collezionista Peter Brant, magnate dei media e produttore cinematografico.
Un’operazione, quella della compagnia cinese, che riduce ulteriormente il confine, già labile per quanto riguarda il contemporaneo, tra prodotto artigianale e opera d’arte. In una società come la nostra in cui tutto è riproducibile con relativa facilità, può ancora bastare per un’artista il diritto d’autore sull’idea? Se i Ballon tarocchi si dovessero diffondere a macchia d’olio, quanto potranno compromettere il mercato di Koons? Una cosa è certa: i detrattori dell’artista americano stanno ridendo sotto i baffi e si staranno godendo il momento in attesa della reazione dello studio di Koons che ancora non ha fatto sapere se intende reagire legalmente come ha già fatto in passato.
Intanto se qualcuno è interessato all’acquisto prima che sia troppo tardi, su Alibaba è possibile scaricare una brochure in formato pdf dove oltre ai prezzi e alle dimensioni si illustra tutto il processo di produzione dei cagnoloni giganti.