Già al primo impatto con la mostra si capisce che quello che si andrà a vedere è qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui siamo abituati. Salita la scalinata che porta al primo piano della villa che ospita la collezione di Giuseppe Panza, si presentano davanti agli occhi dei quadri dai quali fuoriesce venendo incontro allo spettatore un triangolo luminoso che si muove, cambia colore, forma e dimensione in base a come ci si posiziona davanti ad esso. La prima reazione è quella di avvicinarsi e di toccarlo. Solo allora ci si accorge dell’illusione: è un ologramma creato da una fonte luminosa riflessa su un supporto fotografico. James Turrell dà fisicità alla luce, la scolpisce nello spazio trasformando l’immateriale in materiale. Questo è quello che succede anche con Wallen, altra sua opera conservata in Villa Panza: si entra nella piccola sala completamente immersa in una luce blu profonda e si è accolti da un cubo bianco che sporge all’angolo fra le due pareti. Anche in questo caso, solo in un secondo momento, spostandosi e dando il tempo all’occhio di abituarsi allo strano gioco di luci, ci si accorge che non c’è niente di tridimensionale ma solo luce piatta e bianca proiettata contro i muri dai riflessi blu.
Tutto il percorso è un continuo fermarsi e chiedersi: “Quello che sto vedendo esiste davvero o è solo il modo in cui io do forma al mondo?”
Quella di Robert Irwin e di James Turrell è un’arte che ha a che fare con la nostra fisicità. È un’arte che attraverso l’occhio stimola il pensiero e la riflessione sul nostro essere al mondo e nel mondo. Le opere site-specific create nel 1973 per Villa Panza dai due artisti, sono installazioni che aprono la villa all’ambiente esterno o che cercano di portare il cielo all’interno dello spazio vitale della villa. I loro lavori stimolano nello spettatore la consapevolezza dello spazio attraverso la manipolazione di luci, materiali e forme o attraverso l’alterazione di ambienti.
Insomma una esperienza visiva che non si può spiegare a parole o attraverso la logica, ma che va vissuta e che consiglio a tutti di provare. La mostra rimarrà allestita a Villa Panza di Varese fino al 2 novembre 2014.