Lo studio dell’artista diventa il set finale di una performance che vede i due compositori Gabriele Rendina Cattani e Lorenzo Troiani attivare due clavicembali verticali realizzati da Riccardo, mentre la performer Hallie Morrison legge le parole scritte a mano libera con matite e gessetti colorati sulle pareti della sala. Il carattere tipografico con cui è stato scritto il testo è quello ideato dallo stesso Beretta, mentre il racconto erotico è stato scritto dall’artista Patricia Fernàndez Carcedo.
Scopo della performance è attivare il dipinto, farlo diventare un ricordo acustico che rimanga nella mente del visitatore una vola lasciata la mostra. Riccardo ha cercato di trasformare lo spazio in una colonna sonora per un film che poi non è stato mai girato. Le musiche, nuove e pensate per l’occasione, sono state composte dai due musicisti protagonisti della performance.
Il breve racconto ha come protagonista una modella che mentre posa per l’artista scopre la propria sessualità
Nel lavoro si possono osservare diverse dualità: il racconto di coppia, i due musicisti e il font disegnato sul muro che si raddoppia.
Riccardo Beretta, allievo di Alberto Garutti e laureato in Pittura nel 2007 all’Accademia di Belle Arti di Brera, ha come idea base del proprio lavoro quella di stimolare la percezione sia uditiva che visiva dei fruitori.